Commentario abbreviato:1Samuele 14:4336 Versetti 36-46 Se Dio respinge la nostra preghiera, abbiamo motivo di sospettare che sia per qualche peccato covato nel nostro cuore, che dovremmo scoprire per poterlo eliminare e mettere a morte. Dovremmo sempre prima sospettare ed esaminare noi stessi; ma un cuore non rattristato sospetta di ogni altra persona e cerca ovunque, tranne che a casa propria, la causa peccaminosa della calamità. Gionata si scoprì essere il colpevole. I più indulgenti verso i propri peccati sono i più severi con gli altri; quelli che più disconoscono l'autorità di Dio, sono i più impazienti quando i loro stessi comandi vengono disattesi. Chi lancia maledizioni, mette in pericolo se stesso e la propria famiglia. Cosa osserviamo nell'intero comportamento di Saul in questa occasione, se non un'indole impetuosa, orgogliosa, maligna ed empia? E non notiamo forse in ogni caso che l'uomo, lasciato a se stesso, tradisce la depravazione della sua natura ed è schiavo dei temperamenti più bassi? Riferimenti incrociati:1Samuele 14:43Dimensione testo: |